Selinunte...
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Cave di Cusa e Latomie, il materiale dei templi di Selinunte
Le Cave di Cusa sorgono a circa 3 km dalla località di Campobello di Mazara e a 12 Km da Selinunte. Attive dal 600 a.C. fino al 409 a.C. furono una miniera inesauribile della materia prima, indispensabile alla costruzione della città di Selinunte, templi compresi. Abbandonate in piena attività nel 409 a.C. a causa della guerra contro i Cartaginesi, conclusa proprio con la distruzione di Selinunte, rimasero inalterate fino ai giorni nostri.
Sebbene non facciano parte dell`area archeologica propriamente detta, le cave dalle quali i Selinuntini traevano i materiali di costruzione sono molto interessanti da visitare, se non altro per la suggestiva bellezza del parco archeologico che le racchiude. Olivi argentei a perdita d`occhio circondano i grandi rocchi di colonna abbandonati qui da più di duemila anni. Alcuni ancora attaccati alla roccia, altri gia pronti per essere trasportati a Selinunte, i rocchi imponenti emanano qualcosa di misterioso, legato al segreto della costruzione dei templi.
Comune di CAMPOBELLO DI MAZARA INGRESSO LIBERO
In contrada Latomie, a circa 5 Km, da Selinunte, si trova una cava da dove i Selinuntini prelevavano il tufo calcareo per costruzione dei templi più antichi. Tuttora è visibile sul posto un tamburo di colonna già tagliato.
Il materiale per la costruzione dei templi più recenti, e soprattutto del Tempio G, veniva estratto dalle cosidette Cave di Cusa, a circa 13 Km da Selinunte, nelle vicinanze di Campobello di Mazara. Qui il lavoro dovette cessare improvvisamente, nè fu mai più ripreso, forse per il sopraggiungere di Annibale nel 409 a.C.
Furono, infatti lasciati sul terreno, incompleti o pronti, abbozzati o in diversi stadi di lavorazione, rocchi di colonne, capitelli, elementi di architravi.
La differenza tra i materiali estratti dalle due cave consiste nella qualità del tufo: friabile e di colore gialliccio quello proveniente dalla contrada Latomie; solido, compatto e di colore più pallido, quello proveniente dalle Cave di Cusa.